09/05/10 ore 21:00…Interminabile ed enorme fu il flusso di pensieri che gli attraversò il cervello, era come un fiume in piena pronto a distruggere gli argini e radere al suolo la città circostante.Preso da un colpo di genio Jonatan si mise la mano sinistra nel suo caschetto di capelli neri, prese una matita, una delle tante matite che teneva sparse sulla sua scrivania, e inizio a disegnare. Era come se gia avesse visto quelle immagini disegnava con un segno preciso, cosa che non era da lui, era come posseduto,muoveva i suoi occhi blu oltremare velocissimi anticipando i movimenti della mano.Disegnò per ben tre giorni senza mai fermarsi, finche l’opera non fu finita.Posò la sua matita ormai lunga pochi centimetri e si senti mancare, svenne cadendo dalla sedia e battendo la testa al pavimento e crollo in un sonno profondo. Jonatan si rialzo dopo ben una settimana, riapri gli occhi, aveva un forte mal di testa: <<Ma cosa è successo?>>, non ricordava nulla, si mise in piedi e si avvicinò barcollando alla finestra di casa.Era una splendida giornata d’estate sulla via principale di Borano la vita quotidiana delle persone procedeva come sempre, erano le 8 e 30 della mattina e la gente andava a lavoro, i bambini aspettavano lo scuolabus alla fermata e i cani abbaiavano al postino. Mentre osservava tutto questo movimento mattutino senti il suo stomaco brontolare,distolse lo sguardo dalla finestra e si avvicino alla cucina.Si mise seduto sul tavolo della cucina e vide che il pollo che aveva lasciato sui fornelli la sera prima era comletamente ricoperto di mosche e puzzava in maniera assurda.Lo prese e lo butto nel cestino dell immondizia.Disgustato da quell odore apri il frigo prese del latte fresco,fece per berlo ma mentre se lo avvicinava alla bocca senti un odore nauseabondo,lo richiuse, lo capovolse e lesse la data di scadenza  12/05/10.<<Ma come è possibile che puzza cosi? Ma che giorno è oggi?>> poso il latte sul tavolo si avvicinò al comodino del letto osservò la sveglia e lesse << 19/05/10 >> sgranò gli occhi incredulo <<Com’ è possibile ieri era nove,ne sono sicuro dovevo portare quel lavoro al direttore!>> Ancora incredulo Jonatan si distese sul letto e chiuse gli occhi per ricordare cosa era successo quella sera,dopo poco tempo gli vennero in mente quelle immagini che aveva disegnato,si ricordò di esssere svenuto.Si alzo di scatto dal letto e corse verso la scrivania,era ricoperta di disegni straordinari,luoghi fantastici esseri di altri mondi dove ogniuno dei quali sotto aveva scritto il loro nome. Jonatan stupito e incredulo di essere lui l autore di questi disegni,li prese e li mise nella sua cartellina di cuoio.Si ando a lavare si vesti frettolosamente e usci di casa.